Don Matteo

Don Matteo 1

Sinossi

Detective al servizio di Dio: questo è Don Matteo Bondini, non un sacerdote qualunque ma un ex missionario dal talento un pò speciale. Infatti possiede uno straordinario intuito che, unito alla sua profonda conoscenza dell’animo umano, fa sì che si orienti con successo anche nei più tortuosi meandri del delitto.

Generoso, semplice, astuto, intuitivo, intelligente, meticoloso, tenace, informale, senza pregiudizi, Don Matteo è il protagonista di una serie di 16 telefilm da ’50, ideata dalla Lux Vide per Rai Fiction.

Il progetto è nato pensando all’interprete principale: l’attore Terence Hill, il protagonista di tanti fortunati western all’italiana con Bud Spencer, trasferitosi anni fa in New Mexico e ora tornato in Italia abbracciando con entusiasmo l’idea di questa nuovo progetto televisivo.

A dirigere ‘’Don Matteo’’ è Enrico Oldoini, ormai in ‘’odore di santità’’, visto che è alla terza regia ‘religiosa’ dopo le due serie ‘’Dio vede e provvede’’, sempre prodotte dalla Lux Vide.

Dal 12 ottobre 1998, un’intera cittadina, la medioevale Gubbio, è diventata il set della serie. Ogni scena, in interni e in esterni, viene girata lì, con la collaborazione partecipe di tutti gli abitanti. Alcune scene sono state girate anche nel penitenziario di Civitavecchia.

Tutto comincia quando Don Matteo, cappellano nel braccio della morte di un carcere nel Sudamerica, viene trasferito nella città dove è nato e dove si è formata la sua vocazione religiosa. A volerlo in quel posto è il Vescovo, una persona che da sempre stima Don Matteo, proteggendolo spesso dalle critiche che gli vengono mosse per la sua spregiudicatezza.

Don Matteo non resiste alle sollecitazioni di un’ingiustizia o a un’errata risoluzione delle indagini che porti a una sbrigativa chiusura del caso o all’incriminazione di un innocente e per questo l’intervento investigativo del prete è imprescindibile.

Anche per questo Don Matteo è pienamente un sacerdote: il suo compito è risvegliare le coscienze. La sua missione non è solamente quella di smascherare il colpevole, ma soprattutto quella di mostrargli che, nel libero arbitrio che ci è stato concesso fra male e bene, quest’ultimo è l’unica via.

Il suo sorriso è aperto e disarmante: Don Matteo ha un grande senso dell’umorismo e una vasta capacità di osservare quello che lo circonda. Di lui si può dire certamente che sia un personaggio simpatico. Il suo grande intuito e la sua capacità di deduzione anche nelle piccole storie della vita quotidiana al di fuori del caso poliziesco, oltre all’umorismo, fanno sì che le avventure gialle si intrecceranno sempre con la commedia.

Per spostarsi tra le stradine di pietra, spesso fatte di ripide salite e altrettante discese, Don Matteousa sempre una bicicletta.

Un prete-detective fa subito venire in mente il celeberrimo Padre Brown di Chersterton, divenuto popolare in Italia in una serie di sceneggiati Rai magistralmente interpretati da Renato Rascel. Ma Don Matteo è un personaggio del nostro tempo, non si muove all’interno di un prototipo letterario, anche se illustre, ma in una concreta ambientazione contemporanea, quella della provincia italiana. Una provincia operosa, benestante, apparentemente lontanta dai guasti e dal degrado delle grandi città, ma dove c’è una diffusa pigrizia morale e spirituale.

Sinossi

Detective al servizio di Dio: questo è Don Matteo Bondini, non un sacerdote qualunque ma un ex missionario dal talento un pò speciale. Infatti possiede uno straordinario intuito che, unito alla sua profonda conoscenza dell’animo umano, fa sì che si orienti con successo anche nei più tortuosi meandri del delitto.

Generoso, semplice, astuto, intuitivo, intelligente, meticoloso, tenace, informale, senza pregiudizi, Don Matteo è il protagonista di una serie di 16 telefilm da ’50, ideata dalla Lux Vide per Rai Fiction.

Il progetto è nato pensando all’interprete principale: l’attore Terence Hill, il protagonista di tanti fortunati western all’italiana con Bud Spencer, trasferitosi anni fa in New Mexico e ora tornato in Italia abbracciando con entusiasmo l’idea di questa nuovo progetto televisivo.

A dirigere ‘’Don Matteo’’ è Enrico Oldoini, ormai in ‘’odore di santità’’, visto che è alla terza regia ‘religiosa’ dopo le due serie ‘’Dio vede e provvede’’, sempre prodotte dalla Lux Vide.

Dal 12 ottobre 1998, un’intera cittadina, la medioevale Gubbio, è diventata il set della serie. Ogni scena, in interni e in esterni, viene girata lì, con la collaborazione partecipe di tutti gli abitanti. Alcune scene sono state girate anche nel penitenziario di Civitavecchia.

Tutto comincia quando Don Matteo, cappellano nel braccio della morte di un carcere nel Sudamerica, viene trasferito nella città dove è nato e dove si è formata la sua vocazione religiosa. A volerlo in quel posto è il Vescovo, una persona che da sempre stima Don Matteo, proteggendolo spesso dalle critiche che gli vengono mosse per la sua spregiudicatezza.

Don Matteo non resiste alle sollecitazioni di un’ingiustizia o a un’errata risoluzione delle indagini che porti a una sbrigativa chiusura del caso o all’incriminazione di un innocente e per questo l’intervento investigativo del prete è imprescindibile.

Anche per questo Don Matteo è pienamente un sacerdote: il suo compito è risvegliare le coscienze. La sua missione non è solamente quella di smascherare il colpevole, ma soprattutto quella di mostrargli che, nel libero arbitrio che ci è stato concesso fra male e bene, quest’ultimo è l’unica via.

Il suo sorriso è aperto e disarmante: Don Matteo ha un grande senso dell’umorismo e una vasta capacità di osservare quello che lo circonda. Di lui si può dire certamente che sia un personaggio simpatico. Il suo grande intuito e la sua capacità di deduzione anche nelle piccole storie della vita quotidiana al di fuori del caso poliziesco, oltre all’umorismo, fanno sì che le avventure gialle si intrecceranno sempre con la commedia.

Per spostarsi tra le stradine di pietra, spesso fatte di ripide salite e altrettante discese, Don Matteousa sempre una bicicletta.

Un prete-detective fa subito venire in mente il celeberrimo Padre Brown di Chersterton, divenuto popolare in Italia in una serie di sceneggiati Rai magistralmente interpretati da Renato Rascel. Ma Don Matteo è un personaggio del nostro tempo, non si muove all’interno di un prototipo letterario, anche se illustre, ma in una concreta ambientazione contemporanea, quella della provincia italiana. Una provincia operosa, benestante, apparentemente lontanta dai guasti e dal degrado delle grandi città, ma dove c’è una diffusa pigrizia morale e spirituale.

Cast artistico

Cast tecnico

  • Don Matteo Terence Hill
  • Maresciallo Cecchini Nino Frassica
  • Capitano Anceschi Flavio Insinna
  • Natalina Diotallevi Nathalie Guettà
  • Pippo Francesco Scali
  • Nerino Claudio Ricci
  • Ghisoni Pietro Pulcini
  • Nonna Elide Evelina Gori
  • Vescovo Gastone Moschin
  • Prodotto da Alessandro Jacchia, Matilde Bernabei
  • Regia Enrico Oldoini
  • Creato da Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Enrico Oldoini, Carlo Mazzotta
  • Sceneggiatura Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Carlo Mazzotta, Enrico Oldoini, Paola Catella, Anna Samueli, Francesca Pansarella, Luca Manfredi
  • Organizzatore generale Alessandro Passadore
  • Direttore di Produzione Alessandro Longino
  • Fotografia Fabrizio Lucci
  • Scenografia Marisa Rizzato
  • Costumi Patrizia Baiocchi
  • Fonico Umberto Montesanti
  • Casting Chiara Meloni
  • Maestro d’armi Riccardo Petrazzi
  • Don Matteo Terence Hill
  • Maresciallo Cecchini Nino Frassica
  • Capitano Anceschi Flavio Insinna
  • Natalina Diotallevi Nathalie Guettà
  • Pippo Francesco Scali
  • Nerino Claudio Ricci
  • Ghisoni Pietro Pulcini
  • Nonna Elide Evelina Gori
  • Vescovo Gastone Moschin
  • Prodotto da Alessandro Jacchia, Matilde Bernabei
  • Regia Enrico Oldoini
  • Creato da Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Enrico Oldoini, Carlo Mazzotta
  • Sceneggiatura Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Carlo Mazzotta, Enrico Oldoini, Paola Catella, Anna Samueli, Francesca Pansarella, Luca Manfredi
  • Organizzatore generale Alessandro Passadore
  • Direttore di Produzione Alessandro Longino
  • Fotografia Fabrizio Lucci
  • Scenografia Marisa Rizzato
  • Costumi Patrizia Baiocchi
  • Fonico Umberto Montesanti
  • Casting Chiara Meloni
  • Maestro d’armi Riccardo Petrazzi
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